Reveal on 30/01/2022
Drop #1
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 100×64.5 cm;
Attualmente conservato al Museo di San Paolo in Brasile il dipinto si riferisce all’autoritratto di Modigliani, l’unico che egli abbia eseguito in cui si rappresenta con l’inconfondibile fazzoletto al collo, proveniente dalla collezione di Jolanda Penteado Matarazzo e in precedenza appartenuto all’imprenditore e mecenate Riccardo Gualino.
L’opera fu realizzata intorno alla fine del 1919, poco prima della sua tragica scomparsa. Nessun dipinto compare sulle pareti e l’ambiente in cui si ritrae non è percepito; tuttavia è noto che l’ultima dimora in cui l’artista visse, a partire dal 1917, si trovava al penultimo piano del numero 8 in rue della Grande-Chaumière, lo stesso atelier dove abitò anche il pittore Paul Gauguin dal 1893 al 1894.
Tavolozza e pennelli tenuti nella mano destra sono gli unici dettagli allusivi alla sua professione artistica. Il viso magro e stanco, nonché l’espressione di sofferenza non possono che ricondurre al presagio dell’imminente fine del grande Maestro.
Reveal on 04/03/2022
Drop #2
(oil on canvas) by Amedeo Modigliani (1884-1920); 78.5×39 cm;
Il titolo Alice, posto in alto a sinistra a stampatello, fu dato dallo stesso artista come da sua propria consuetudine. Secondo le testimonianze di Jean Cocteau e Andrè Salmon la giovane Alice qui ritratta è stata l’amante deIlo scrittore e poeta Raymond Radiguet – anch’egli ritratto da Amedeo – quando il ragazzo era appena quattordicenne. Lei, dieci anni più grande, gli ispirò la figura della protagonista del romanzo “Le diable au corps” (il diavolo in corpo) del 1921 nel quale Radiguet racconta la relazione tra un giovane uomo con una donna sposata più grande di lui. Da questa opera letteraria sono state tratte due versioni cinematografiche: quella del francese Autant-Lara del 1947 e quella, piú recente del 1986, di Marco Bellocchio; entrambi i film portano il nome del romanzo.
Alice è ritratta di fronte e i piani hanno un ordine geometrico che crea un senso di calma e armonia. Le maschere africane e l’arte rinascimentale furono importanti fonti di ispirazione per la pittura di Modigliani. Su tale base sviluppò un linguaggio fatto di forme semplificate e allungate, qui accentuate dal formato alto e stretto. In questo ritratto spiccano la raffinatezza dei particolari oltre all’armonia delle variazioni e dei contrasti cromatici, elementi che contribuirono a dare pregio all’opera.
Reveal on 11/03/2022
Drop #3
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 78.5×39 cm;
‘La femme à l’éventail” è uno dei numerosi ritratti che Amedeo Modigliani fece alla sua amica e confidente Lunia Czechowska, forse la sua modella preferita, e riflette la sua ultima maniera: una pittura che risente delle influenze del cubismo ma anche di quelle della scultura, che l’artista praticò fino al 1914. In questo ritratto, la donna, caratterizzata dall’allungamento delle linee del corpo e dall’assenza delle pupille, elementi caratterizzanti l’arte di Modigliani, occupa l’intera altezza della tela.
Dipinta poco prima della morte, l’opera riflette elementi dell’ultima maniera dell’artista: la tavolozza è chiara e la stilizzazione, portata all’estremo, sottolinea il carattere etereo e malinconico del modello. Il disegno semplificato, lo spazio poco profondo, la costruzione del volume in piani rigorosi sottolinea l’influsso del cubismo, ma anche quello della sua produzione scultorea.
Il dipinto è stato rubato dal Musée d′Art Moderne de la Ville de Paris, insieme ad altri quadri di Picasso, Braque, Matisse e Leger, il 20 maggio del 2010 e mai più ritrovati. Uno dei ladri, arrestato insieme ai suoi complici, ha confessato di aver gettato in un bidone della spazzatura le tele che, quindi, potrebbero essere andate distrutte.
Reveal on 18/03/2022
Drop #4
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 54,5 x 46 cm.
La donna effigiata, amica comune di Paul Alexandre e di Amedeo Modigliani, era da essi stessi chiamata “l’Ebrea”.
Il dipinto, insieme ad altre cinque opere di Modigliani, fra le quali il “Busto di giovane” e l’“Uomo seduto” (delle altre tre, ad oggi, non si sa più nulla), venne esposto, nel 1908, per la prima volta al Salon des Indépendants di Parigi. Il dipinto, uno dei primi realizzati da
Modigliani dopo il suo trasferimento a Parigi, mostra uno stile non ancora completamente formato, tanto che la sua pittura è ancora caratterizzata da pennellate nervose e acuminate, un’eredità del suo interesse per Klimt e Toulouse-Lautrec. In questo dipinto si intravede l’orientamento ancora incerto di Amedeo fra le diverse correnti d’avanguardia. Nel ritratto statuariamente strutturato, pieno di energia, si leggono sia influenze dell’arte lineare di un Toulouse-Lautrec sia echi dei volti estenuati del Picasso del periodo blu. Nonostante la pennellata aperta, l’Ebrea è un quadro estremamente equilibrato, il cui principale intento non risiede nell’uso autonomo di colori e superfici, ma nella comunicazione di un’espressione umorale. Scepsi, moderazione, e lo sguardo di sfida rivolto all’osservatore dimostrano l’interesse per la psicologia della persona rappresentata. Vi sono, tuttavia, in questo quadro zone fortemente connotate dal puro trattamento pittorico del supporto, come, per esempio, il campo cromatico del bordo inferiore destro, a cui non si può far corrispondere alcun oggetto concreto.
La determinante definizione di Maurice Denis (1870 – 1943), che un quadro, prima di rappresentare un destriero, un nudo o un aneddoto, è semplicemente una superficie che viene poi coperta, secondo una determinata organizzazione, di colori, ha lasciato le sue tracce anche in Modigliani.
Reveal on 25/03/2022
Drop #5
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 130.2 x 81.3 cm
Museum of Modern Art, New York, Stati Uniti
Museo di Arte Contemporanea dell’Universida di Sao Paulo, Sao Paulo, Brasile
Attualmente conservato al Museo di San Paolo in Brasile, il dipinto si riferisce all’autoritratto di Modigliani, l’unico da lui dipinto in cui è rappresentato con l’inconfondibile fazzoletto al collo, proveniente dalla collezione di Jolanda Penteado Matarazzo e già appartenente a l’imprenditore e mecenate Riccardo Gualino.
I lavori furono eseguiti verso la fine del 1919, poco prima della sua tragica morte. Nessun dipinto compare sulle pareti e l’ambiente in cui ritrae non si percepisce; tuttavia si sa che l’ultima casa dove visse l’artista, a partire dal 1917, era al penultimo piano del numero 8 in rue della Grande-Chaumière, lo stesso atelier dove visse anche il pittore Paul Gauguin dal 1893 al 1894.
Tavolozza e pennelli tenuti nella mano destra sono gli unici dettagli che alludono alla sua professione artistica. Il suo volto magro e stanco, così come l’espressione di sofferenza, non possono che portare al presagio della fine imminente del grande Maestro.
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Riquadri laterali
Reveal on 01/04/2022
Drop #6
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 46,7 x 33,5, 1919 – private collection
Il ritratto di Rachel Osterlind è stato realizzato nel 1919. Rachel è la moglie del pittore francese Anders Osterlind, pittore paesaggista vicino al movimento impressionista grazie alla frequentazione con Renoir. Modigliani, all’epoca in Costa Azzurra, trascorse diversi mesi nella villa degli Osterlind dove dipinse l’unico ritratto su tela di Rachel, attualmente conservato in una collezione privata.
La donna ritratta era la moglie del pittore Osterlind, entrambi amici di Zborowski, mercante d’arte di Modigliani, che ospitarono per qualche tempo l’artista italiano a Cagnes dove vivevano con il figlio Nanic che diventerà un importante acquarellista.
Reveal on 15/04/2022
Drop #7
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 54,6 x 45,7 cm;
Leopold Zborowski, scrittore e poeta polacco è ricordato principalmente per essere stato uno dei maggiori mercanti d’arte della prima metà del ‘900, contemporaneo di Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Cézanne, André Derain e Amedeo Modigliani che l’ha effigiato in vari ritratti. All’epoca i quadri di Amedeo non trovano grande successo tra gli acquirenti mentre Leopold è entusiasta dei lavori del giovane italiano e, incoraggiato da Kisling e dalla moglie di Foujita, decide di farsi carico della sua promozione artistica. Nel dicembre 1917 Zborowski organizza la prima mostra personale di Amedeo alla galleria Berthe Weill con l’esposizione dei nudi che, suscitando scandalo e l’intervento della polizia, viene chiusa poco dopo. Nel settembre 1919 Leopold fa esporre alla Hill Gallery di Londra 10 tele di Modigliani insieme ad altri pittori. La stampa gli è favorevole e per Amedeo inizia il successo.
Reveal on 22/04/2022
Drop #8
(oil on paper glued on cardboard)
by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 54 x 45,5 cm;
Il giorno stesso del funerale di Amedeo, il 27 gennaio 1920, apre al pubblico l’esposizione di pittura organizzata da Paul Guillaume alla Galleria Devambez. La testa di donna con il nastro di velluto compare fra le opere di Modigliani esposte in mostra. Diversamente dalla consuetudine del pittore la giovane donna appare su uno sfondo naturalistico verdeggiante di cui essa è parte integrante. Il tema del paesaggio infatti verrà trattato da Modigliani durante il suo soggiorno nel Sud della Francia, nel 1918-19, quindi successivamente a questo ritratto.
Reveal on 29/04/2022
Drop #9
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 55 x 38, 1919 – private collection
Jeanne Hébuterne, nata a Parigi il 6 aprile 1898, morta a Parigi il 25 gennaio 1920, compagna di Amedeo Modigliani, devota fino all’estremo sacrifizio. Così recita l’epitaffio inciso sulla lapide di Jeanne Hébuterne, compagna e musa ispiratrice di Amedeo Modigliani, ricordata soprattutto per il suo amore e la sua devozione all’artista italiano, meno invece per le sue personali doti da pittrice e le sue opere. Minuta, dalla folta capigliatura castana con riflessi rossi e un incarnato etereo Jeanne viene soprannominata da tutti Noix de Coco, (noce di cocco), per il forte contrasto fra le lunghe trecce castane ed il ‘pallore che non dava nemmeno l’idea della carne’, come la descrive Lipchtz, sculture lituano amico di Modigliani.
Reveal on 26/08/2022
Drop #10
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920); 92,5 x 60,5 cm
Kunstumuseum Basel, Switzerland
Durante il soggiorno nel sud della Francia Amedeo ritrae una serie di bambini. Non ha a disposizione modelle a pagamento né ritratti su commissione. Dipinge quindi gente comune scegliendo liberamente i suoi soggetti fra cui appunto bambini e giovanetti. L’Italia di inizio secolo era caratterizzata da famiglie numerose con molti figli e Amedeo era cresciuto a Livorno in questo ambiente. Nel ritrarre i bambini nell’innocenza e nella spontaneità tipica della loro età a Modigliani deve essere riaffiorata alla mente proprio la sua infanzia livornese. In questo ritratto la bambina dai grandi occhi, appare poco disinvolta. Il grembiule nero è reso un po’ meno severo dai ricami accennati sul busto. Contribuisce a strutturare la composizione il libro appoggiato sul comò oltre ad essere un elemento che qualifica la bambina come una scolaretta brava e studiosa.
Reveal on 15/09/2022
Drop #11
(oil on canvas) by Modigliani, Amedeo (1884-1920);
Leopold Zborowski, scrittore e poeta polacco è ricordato principalmente per essere stato uno dei maggiori mercanti d’arte della prima metà del ‘900, contemporaneo di Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Cézanne, André Derain e Amedeo Modigliani che l’ha effigiato in vari ritratti. All’epoca i quadri di Amedeo non trovano grande successo tra gli acquirenti mentre Leopold è entusiasta dei lavori del giovane italiano e, incoraggiato da Kisling e dalla moglie di Foujita, decide di farsi carico della sua promozione artistica. Nel dicembre 1917 Zborowski organizza la prima mostra personale di Amedeo alla galleria Berthe Weill con l’esposizione dei nudi che, suscitando scandalo e l’intervento della polizia, viene chiusa poco dopo. Nel settembre 1919 Leopold fa esporre alla Hill Gallery di Londra 10 tele di Modigliani insieme ad altri pittori. La stampa gli è favorevole e per Amedeo inizia il successo.
Reveal on 15/10/2022
Drop #12
Beatrice Hastings seated 1915 (oil on canvas), by Modigliani, Amedeo (1884-1920);
Nome d’arte di Emily Alice Haigh (Londra, 12 maggio 1879 – Worthing, 30 ottobre 1943). È stata una scrittrice, poetessa e giornalista inglese, celebre per la sua relazione con Amedeo Modigliani. Nata a Londra e cresciuta in Sudafrica era impegnata nell’abolizione della pena di morte, nella riforma al sistema penale e nelle cause femministe. Si trasferisce a Parigi poco prima dello scoppio della Prima Guerra mondiale, dove inizia la propria attività letteraria come corrispondente del giornale britannico The New Age, per il quale scrive critiche artistiche usando vari pseudonimi. Ben presto diviene una figura di primo piano nei circoli bohèmien della capitale francese, grazie soprattutto all’amicizia che la lega a Max Jacob. Definita “Lady Virago” per il suo carattere dominante è una donna ricca ed eccentrica che ama indossare grandi cappelli gremiti di fiori.
Extra 1 | Drop #1
Sono tante le storie intrecciate tra le righe della promessa di matrimonio fatta da Amedeo alla sua amata Jeanne. Attraverso un esame approfondito di questi scritti sarà possibile rivivere gli eventi che hanno segnato la vita di lui dell’artista. Buona lettura.
Extra 2 | Drop #1
Genesi glitch. L’inizio del viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. Quello che cerco non è né la realtà né l’irrealtà, ma l’inconscio, il mistero dell’istinto nella razza umana.
Extra 3 | Drop #1
Narrazione. Un passo avanti verso il nostro progetto di divulgazione culturale della vita e delle opere di Amedeo Modigliani. Ripercorriamo insieme gli eventi che hanno segnato il suo percorso, influenzando notevolmente le sue opere e la sua visione dell’esistenza umana.
Extra 1 | Drop #2
Connessione. Con i suoi ritratti Modigliani ci racconta gli intrecci dei vari salotti letterari. Alice è l’amante del giovane poeta e scrittore Raymond Radiguet che a sua volta ha una relazione parallela con uno degli intellettuali più in vista dell’epoca, Jean Cocteau. Poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, librettista, regista e attore, Coteau ebbe un profondo legame con Amedeo Modigliani come testimonia questo documento storico. Buona lettura.
Extra 2 | Drop #2
Glitch Diable. Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. Con un occhio guardi il mondo esterno, mentre con l’altro guardi dentro di te.
Extra 3 | Drop #2
Il ritratto. Prendersi un momento per renderlo immortale è un modo per sfidare la vita. Un salto nell’eternità. L’unica espressione di un sentimento, di un significato nascosto dietro le pennellate della mano di un maestro, è capace di scrivere autentici pezzi di storia che rimarranno con noi per sempre. Dedicato al nostro amato Amedeo.
Extra 1 | Drop #3
La voce. Lunia è uno dei modelli preferiti da Modigliani perché lei ha un collo molto lungo, caratteristica che il pittore ama molto e per questo sottolinea. Ora ascoltiamo la sua voce di lei mentre racconta le vicende che l’hanno legata al grande maestro Amedeo Modigliani, mentre ammiriamo i dettagli di questa straordinaria opera.
Extra 2 | Drop #3
Ventaglio in glitch. Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. La felicità è un angelo con una faccia seria.
Extra 3 | Drop #3
Il furto. L’opera La femme à l’éventail è stata rubata dal Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris il 20 maggio 2010 insieme ad altre opere di Picasso, Legér, Matisse e Braque. La dinamica del furto al museo parigino è incredibile: gli inquirenti confermano che si tratti di un ladro solitario, vestito di nero e certamente dotato di grande audacia, a sottrarre i cinque capolavori. L’uomo sarebbe entrato nel museo rompendo dei vetri e tagliando una grata. Le telecamere di sorveglianza hanno filmato secondo per secondo il furto, avvenuto sicuramente poco dopo la chiusura, sparando al ladro, un uomo incappucciato. Poco prima che si aprissero le porte del palazzo, la sorpresa: gli agenti di sicurezza hanno trovato un vetro rotto e subito dopo hanno trovato una serratura tagliata.
Extra 1 | Drop #4
Imballaggio. È il 1908, Amedeo Modigliani è a Parigi da due anni. Il suo stile, come dimostra il dipinto La Juive, non è ancora del tutto formato, così come la sua reputazione di artista. In questa immagine vogliamo immaginare un momento in cui Amedeo, dopo aver esposto il dipinto al Salon des Independants, mise la tela al suo posto di lui senza esporre nessuna delle sue opere al Salon d’Automne di quello stesso anno.
Extra 2 | Drop #4
Tratti. Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. È tuo dovere nella vita salvare il tuo sogno.
Extra 3 | Drop #4
Delta Studio. Il dipinto di Juive è stato appeso all’interno del Delta Studio di Parigi. Qui Modigliani, grazie a Paul Alexandre, ha l’opportunità di incontrare diversi artisti che frequentano questo luogo, incontri di cui sicuramente giova il pittore livornese sbarcato da poco a Parigi, catapultato in una realtà completamente diversa. Nonostante il Delta sia frequentato da artisti affermati, i dipinti di Modigliani svettano sulle pareti delle sale principali, a dimostrazione che Alexandre aveva compreso la grandezza di questo artista fin da quando era un perfetto estraneo e la sua arte era ancora praticamente ignorata.
Extra 1 | Drop #5
L’Eventail. Abbiamo creato una copia della rivista originale del 1919 L’Éventail. In questa edizione Francis Carco, scrittore francese nato in Nuova Caledonia nel 1886, elogia Amedeo Modigliani in un articolo molto approfondito. I due avevano diverse relazioni sociali in comune, inclusa la famiglia Zborowski. Una copia di questa rivista fu addirittura inviata da Amedeo alla madre di lui.
Extra 2 | Drop #5
Tratti. Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. La funzione dell’arte è di lottare contro l’obbligo.
Extra 3 | Drop #5
Chaim Soutine. Il rapporto che lega Modigliani al marito di Hanka non è solo commerciale. Infatti, prima di trasferirsi nel suo ultimo studio in rue de la Grande Chaumière, il pittore visitava ogni giorno la casa Zborowski per dipingere nella sala da pranzo, la stanza più grande della casa. Lì dipinge molti dei ritratti del 1916-17 e una serie di nudi del 1917-18. Un giorno, per fare dispetto alla signora Zborowski, Modigliani dipinge sulla porta della stanza il ritratto di Chaim Soutine, pittore russo amico di Modigliani che, però, Hanka non sopporta.
Extra 1 | Drop #6
Storia. Capitolo 01 di una serie di storie tratte da eventi reali. Riviviamo l’incontro tra Modigliani e Renoir, nel 1918.
Extra 2 | Drop #6
Tratti. Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. Roma non è fuori di me, ma dentro di me.. La sua dolcezza febbrile, la sua campagna tragica, la sua stessa bellezza e armonia, sono tutte mie, per il mio pensiero e per il mio lavoro.
Extra 3 | Drop #6
Il viaggio nel Sud della Francia: Nell’aprile del 1918 Leopold Zborowski riesce a convincere Modigliani a trasferirsi in Costa Azzurra, dapprima a Nizza e poi a Cagnes-sur-Mer. La salute dell’artista è peggiorata, Jeanne è incinta e la guerra incombe su Parigi. Il mercante spera che l’aria salubre del Mediterraneo giovi ai polmoni di Amedeo e che l’ambiente cosmopolita lontano dai bombardamenti del conflitto giovino altrettanto alla vendita dei quadri. La Costa Azzurra infatti in questi mesi è affollata da tantissime persone che cercano rifugio dagli orrori dei combattimenti. Là la guerra sembra molto lontana, i ristoranti sono pieni e gli alberghi al completo. Molti gli artisti, intellettuali e attori che hanno riparato nel MIDI e che Amedeo immortalerà nei suoi ritratti in un’incredibile galleria di volti.
Extra 1 | Drop #7
Foto. L’edificio nella foto è La Ruche, chiamato anche alveare per la sua forma, si trova nel quartiere Vaugirard ai margini di Montparnasse. La Ruche era un’antica struttura poligonale che, con i suoi numerosi atelier, ospitò molti dei più grandi pittori e scultori del primo Novecento, come Modigliani, Soutine e Chagall. Ogni stanza aveva la forma di una fetta di torta, in punta uno spazio per la cucina e l’armadio mentre sopra la porta un piccolo soppalco fungeva da zona notte. Questi erano studi che spesso erano anche condivisi. Durante la seconda guerra mondiale la struttura andò in decadenza e rischiò la demolizione ma, grazie ad un comitato creato da Marc Chagall come presidente onorario e da altri 30 artisti, tra cui Jean-Paul Sartre, Jean Renoir e Renato Guttuso, il terreno fu riacquistato e donato allo stato francese, creando una fondazione nazionale che lo rendeva intoccabile. Artisti di tutte le nazionalità vivono ancora lì, più o meno stabilmente.
Extra 2 | Drop #7
Tratti. Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. Voglio essere una corda di violino scandita da melodie che sente la melodia principale e scatta.
Extra 3 | Drop #7
Ingresso alla Rouche. Quella porta verde fu attraversata da molti dei più grandi pittori, scultori e mosaicisti dei primi anni del Novecento. Alfred Boucher (1850-1934) mecenate e scultore acquistò la Rouche con l’intento di aiutare gli artisti poveri, ma ricchi di talento, che arrivavano a Parigi da ogni parte del mondo e offrire ai residenti i modelli e uno spazio espositivo. Chi abitava alla Ruche doveva pagare un bassissimo affitto che quasi mai i giovani artisti pagavano, ma Alfred Boucher non ha mai sollecitato o cacciato nessuno.
Extra 1 | Drop #8
Prenotare. Un altro breve racconto per conoscere e apprezzare tutti i retroscena della vita e delle opere di Amedeo Modigliani.
Extra 2 | Drop #8
Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. Questo è il primo vero sguardo all’interno della Sala 4, e il primissimo indizio sul futuro Amedeo Modigliani Digital Collection Metaverse.
Extra 3 | Drop #8
Paesaggio. Durante la sua permanenza nel sud della Francia, Amedeo si appassiona alla vita all’aria aperta e dipinge vari paesaggi. La tela de La femme au ruban de velours è una sorta di avanguardia che anticipa il futuro periodo artistico di Amedeo, influenzato anche dall’incontro con Renoir.
Extra 1 | Drop #9
Jeanne Hebuterne. Lettera. Capitolo 02 di una serie di storie tratte da eventi reali.
Extra 2 | Drop #9
Jeanne Hebuterne. Continua il nostro viaggio nel metaverso attraverso le opere e la vita di Amedeo Modigliani. Lo specchio dell’anima è ciò che ci permette di entrare in noi stessi, esplorando la coscienza più profonda.
Extra 3 | Drop #9
Jeanne Hebuterne. Stanza dell’anima. Attraverso questa immagine vogliamo dare la rappresentazione dell’ipotetica stanza di Jeanne. Una stanza tutta per lei e per la sua anima, dove ritirarsi nei suoi pensieri ed esplorare le profondità di se stessa.