IAM - Istituto Amedeo Modigliani (Associazione no profit). Per divulgare in Italia e nel mondo l’opera e la vita di Amedeo Modigliani
Modlight
MODIGLIANI EXPERIENCE
IL FORMAT MODLIGHT
L’Istituto Amedeo Modigliani, nell’ambito della sua missione di divulgazione culturale della vita e delle opere di Amedeo Modigliani, già dal 2015 ha avviato un programma diretto a realizzare opere fedeli agli originali nelle dimensioni 1:1 e nel completo rispetto dei colori. Ciò si è reso possibile avendone acquisito le immagini in HD nonché i diritti dagli editori, collezionisti e musei nazionali ed internazionali.
Tale produzione mai realizzata in Italia e nel mondo si inquadra nella tradizione delle “Mostre Impossibili” che permettono ai visitatori di conoscere l’intera produzione di un grande artista.
La dispersione delle opere d’arte di uno stesso autore in svariati musei, chiese e collezioni private di diversi continenti rende infatti pressochè impossibile allestire delle mostre monografiche che diano una significativa visione d’insieme dell’opera complessiva di grandi artisti. Il format espositivo delle cosiddette “Mostre Impossibili” nasce quindi proprio da questo obiettivo: presentare in un unico spazio espositivo, l’opera di un pittore (completa o raggruppata per tematismi) sotto forma di riproduzioni ad altissima definizione facendo ricorso a tecnologie digitali che consentono di ottenere rappresentazioni assolutamente conformi alle opere originali.
L’Istituto Amedeo Modigliani in occasione delle Celebrazioni del Centenario della morte (1920-2020) realizzerà tutte le 337 opere del maestro livornese.
Le opere sono realizzate con l’uso di moderne tecnologie, attraverso materiali sensibili alla luce capaci di trasferire al visitatore non solo l’esatto cromatismo dell’opera, addirittura lo spessore della pennellata, ma anche di produrre emozione e fascino avendo di fronte l’intera produzione dell’artista. Nello stesso tempo, con tale approccio, l’Istituto intende avviare un importante programma di collegamento tra arte e tecnologia sviluppando anche applicazioni di realtà aumentata e virtuale, al fine di avvicinare sempre più i giovani all’arte e per riqualificare e rendere emozionante e contemporanea la divulgazione culturale.
Nel 2015 un primo lotto della mostra (52 opere) denominato “Les Femmes” è stato rappresentato a Napoli all’interno del Tunnel Borbonico, successivamente è stato in ospitato in altre sedi raccogliendo grande successo di pubblico ed interesse da parte degli operatori culturali e del mondo accademico.